"Le avventure di Tintin: il segreto dell'Unicorno" sbarca al Festival di Roma. Il film in 3D diretto da Steven Spielberg vede Jamie Bell (lanciato dal film "Billy Elliott") nei panni del reporter con il ciuffo. "Tintin mi ha cambiato la vita: sono cresciuto in una cittadina nel nordest dell'Inghilterra in cui non c'era niente da fare e i fumetti di Tintin mi permettevano di uscire dalla mia stanza e viaggiare nel mondo".
"Non era un supereroe ma aveva mille avventure. Spero che molti bambini con questo film riescano a fuggire dalla realtà", ha affermato Bell, l'attore inglese reso celebre dal film "Billy Eliott".
Il film realizzato in 3D da Spielberg, prodotto da Peter Jackson, è stato girato con la tecnica del "motion capture", che consente di ridisegnare i personaggi sopra gli attori e crea alla fine un mix tra realtà e animazione. "Essere un personaggio digitale non è frustrante, però bisogna usare la fantasia: sul set dovevo indossare una strana tuta e una videocamera che mi riprendeva da vicino. A Spielberg serviva qualcuno che si trovasse a suo agio con la tecnologia, e io l'ho convinto". Il fatto di lavorare con il genio dei film per ragazzi per Bell era quasi un sogno: "Non pensavo che Spielberg esistesse veramente, pensavo che fosse un mago, che abitasse in un altro mondo. Nessuno come lui riesce a toccare quel senso di nostalgia e a risvegliare il bambino che è in noi" ha affermato.
Già si parla di una trilogia ispirata ai celebri fumetti di Hergé, ma Bell spiega che tutto dipenderà dall'accoglienza del pubblico per questo film: "Peter Jackson lo vorrebbe e io ne sarei felicissimo. Ora, però, dopo un film pazzesco come questo, amerei tornare a girare un film indipendente, o magari farei un film sulla danza, che resta la mia grande passione".
Infine una curiosità: il 25enne attore britannico ha 'rischiato' anche di diventare un supereroe cinematografico: "Ero fra i candidati ad essere il nuovo Uomo ragno (il ruolo è andato a Andrew Garfield, ndr) anche se lui non è il mio supereroe preferito. Ho sempre amato di più Batman, per il dualismo di Bruce Wayne. Ma Tintin è meglio".
Il film realizzato in 3D da Spielberg, prodotto da Peter Jackson, è stato girato con la tecnica del "motion capture", che consente di ridisegnare i personaggi sopra gli attori e crea alla fine un mix tra realtà e animazione. "Essere un personaggio digitale non è frustrante, però bisogna usare la fantasia: sul set dovevo indossare una strana tuta e una videocamera che mi riprendeva da vicino. A Spielberg serviva qualcuno che si trovasse a suo agio con la tecnologia, e io l'ho convinto". Il fatto di lavorare con il genio dei film per ragazzi per Bell era quasi un sogno: "Non pensavo che Spielberg esistesse veramente, pensavo che fosse un mago, che abitasse in un altro mondo. Nessuno come lui riesce a toccare quel senso di nostalgia e a risvegliare il bambino che è in noi" ha affermato.
Già si parla di una trilogia ispirata ai celebri fumetti di Hergé, ma Bell spiega che tutto dipenderà dall'accoglienza del pubblico per questo film: "Peter Jackson lo vorrebbe e io ne sarei felicissimo. Ora, però, dopo un film pazzesco come questo, amerei tornare a girare un film indipendente, o magari farei un film sulla danza, che resta la mia grande passione".
Infine una curiosità: il 25enne attore britannico ha 'rischiato' anche di diventare un supereroe cinematografico: "Ero fra i candidati ad essere il nuovo Uomo ragno (il ruolo è andato a Andrew Garfield, ndr) anche se lui non è il mio supereroe preferito. Ho sempre amato di più Batman, per il dualismo di Bruce Wayne. Ma Tintin è meglio".
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