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AS ABOVE, SO BELOW aka #NECROPOLIS LA CITTA’ DEI MORTI
“Ma è MORTO?”…riferito ad uno stecchito da minimo 500 anni.
Miglia di catacombe con migliaia di cunicoli saranno i veri protagonisti di questo ennesimo #LOSTFOOTAGE ambientato sotto le strade di Parigi. Scarlet (#PerditaWeeks), il suo ex fidanzatino Ben Feldman (Venerdì 13 2009) il suo cameraman Edwin Hodge (ANARCHIA) e alcune “esperte e alternative” guide francesi tra i quali un tizio che si fa chiamare PAPILLON si avventureranno nelle catacombe francesi dove nessuno prima aveva messo piede, o per lo meno non negli ultimi 500 anni. Tutto questo per trovare la pietra Filosofale (no #HarryPotter non c’è) che anni prima il padre di Scarlet, morto suicida, stava cercando.
Una missione che la protagonista già nei primi minuti del film, ambientato questa volta nelle grotte di uno sperduta parte di Iran, dimostra di voler cercare e trovare a tutti i costi.
Il film erroneamente chiamato in italiano NECROPOLIS nasconde quello che è il vero titolo e quindi significato dello stesso lungometraggio. AS ABOVE, SO BELOW significa “come è sopra è sotto” o in questo caso meglio “come è dentro è fuori”. Infatti una volta addentrati nelle grotte la discesa dei protagonisti non sarà solo fisica ma anche mentale e spirituale. Artefatti alchemici, morti a lunga conservazione, sette francesi, ammiccamenti a decine di film già visti tra i quali THE DESCENT, e sicuramente qualche cretinaggine non cucita benissimo con la trama, saranno comunque dimenticabili una volta addentrati nella seconda parte del film…quando il mondo dei protagonisti si capovolgerà letteralmente portandoli ad una “purificazione” ed ad un finale inaspettatamente inaspettato.
Ben quasi due ore di film e alcuni momenti di ansia e tensione, specie nella seconda parte, ansia che cresce man mano che le vie di uscita sembrano non esserci, e man mano che i protagonisti sembrano sprofondare verso il basso invece che salire fuori. Buon Film se si chiude un occhio a quello che non torna nella trama stessa, come le visioni che arrivano un po troppo presto, o scontatezze come il male interno mai esploso che prende vita con le stesse paranoie dei protagonisti. Peccato che il film venga alla luce ora, un pò in ritardo come formato, il Lost Footage non è piu così nuovo come quando usci PARANORMAL ACTIVITY, anche se senza di esso non avrebbe mai reso in fatto di tensione e sarebbe allora si diventato una macchietta tra tante dimenticabile. Non che non lo sia, ma il regista, John Erick Dowdle lo stesso del buon DEVIL, è stato bravo abbastanza da portare i protagonisti e credo anche lo spettatore verso un finale che con i film di oggi risulterà “alternativamente insolito”. E se il concetto di inferno interiore come inferno vero e proprio è un pò scontato, non lo è il ricreare un mondo intero capovolto, non solo le paure interne ma dove la destra è sinistra e l’alto è il basso, un luogo infernale dove tutto è sbudellato e sventrato dall’interno verso l’esterno…dove chi non ha affrontato i proprio mali ne sarà vittima, il tutto con ammiccamenti a testi storici e sacri dove l’acqua è ancora il mezzo di passaggio e purificazione. Come non dimenticare “WES CRAVEN NEW NIGHTMARE” dove Nancy passa dal mondo onirico al reale tramite l’acqua…bè scusate questa è un'altra storia e soprattutto un altro film, della serie “dal basso verso l’alto”!
Consiglio questo Necropolis, è vero non c’è sangue e non ci sono ne tette ne culi ma è sicuramente meglio dell’altro Horror in uscita in questi giorni, ”#ColpadelleStelle”…credetemi ogni Grotta infestata sarà sempre meglio di una storia d’amore con #ShaileneWoodley!
THE HORROR GEEK di Francesco Falciani.
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