SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU TWITTER
UN FEBBRAIO A TUTTO DISNEY
Nelle sale un documentario sul rapporto tra Walt Disney e l’Italia e il film che
ricostruisce i rapporti del produttore con la scrittrice P.L.Travers, autrice
di Mary Poppins.
Di Nunziante Valoroso
Nel prossimo mese di febbraio tutti gli appassionati Disney
d’Italia troveranno, è il caso di dirlo, pane per i loro denti. Infatti, nei
cinema del circuito The Space, il 10, 11 e 12 febbraio verrà proiettato, come
contenuto “The Space Extra”, il documentario Walt Disney e l’Italia: una storia
d’amore , scritto e diretto da Marco Spagnoli, e, dal 20 febbraio,
in tutti i cinema italiani, arriverà Saving
Mr.Banks, il bel film diretto da John Lee Hancock ed interpretato da Tom
Hanks nel ruolo di Walt Disney e da Emma Thompson nella parte di Pamela
Travers, l’autrice dei romanzi di Mary
Poppins dai quali Walt trasse uno dei suoi grandi capolavori.
Di Marco Spagnoli molti appassionati e
studiosi di cinema ricorderanno il bellissimo Hollywood sul tevere, documentario che ripercorreva la fantastica
storia del rapporto tra Hollywood e Cinecittà. Questo suo lavoro su Walt Disney, coprodotto
dalla Walt Disney Company e da Kobalt Entertainment (il produttore è David
Moscato) è stato evidentemente pensato come una sorta di “prologo” di lusso del
film con Hanks. Nelle mani di Spagnoli si è trasformato in molto di più. È il documentario che aspettavamo da tempo in
molti, ed è arrivato al momento giusto.
Un’opera che propone non una biografia
di Walt Disney (come ne sono state scritte molte ultimamente, alcune anche
francamente offensive e presuntuose nel giudicare l’uomo Disney) ma un viaggio
nelle emozioni che l’opera di una delle figure più importanti del novecento ha
suscitato e suscita nel pubblico, nello specifico il pubblico italiano. Oggi il
nome Disney rischia sempre più di venir confuso con un qualsiasi brand da vendere e questo documentario desidera soprattutto ricordare che Walt era
una persona vera, non un marchio: un signore sorridente che, dagli schermi
televisivi (anche in Italia fin dal 1958), ogni settimana, nel leggendario
programma Disneyland ci faceva
entrare nel suo ufficio ed apriva un libro di fiabe, oppure ci portava in giro
per i suoi studios mostrandoci il lavoro dei collaboratori oppure, ed era una
vera festa, scendeva nei sotterranei degli
studi ed intrecciava deliziosi duetti con lo specchio magico di Biancaneve. Il
documentario alterna sapientemente, con un montaggio accorto ed accattivante, opera
di Jacopo Reale, brani di repertorio dell’Istituto Luce e della Rai (vediamo
Walt con la moglie Lilly ad una serata di gala nel 1935 al cinema Barberini a
Roma, oppure in gondola a Venezia, durante la Mostra del Cinema) con interviste
sia d’archivio sia nuove a personaggi della cultura ed attori di oggi che sono
stati toccati, ciascuno in maniera personalissima, dalla magia di Walt Disney.
Ed, ascoltando le varie testimonianze,
lo spettatore non potrà non lasciarsi trasportare dai ricordi personali e
trovare più di un punto di contatto con quanto raccontato dagli intervistati. Ecco
allora, tra gli altri, Edoardo Bennato
raccontarci della sua visione al cinema con i genitori de Le avventure di Peter Pan (visione da cui è scaturito l’album Sono solo canzonette) ; Bruno Bozzetto
ricordare con affetto e stima quanto il suo lavoro debba alle straordinarie
intuizioni di Walt; Fausto Brizzi ed Enzo d’Alo che ci regalano delle
interessanti notazioni sul Disney uomo di cinema; Giacomo Scarpelli, figlio
dello sceneggiatore Age, che ricorda il suo incontro da bambino con Walt ad
Hollywood; Luca Ward che ci racconta di come fosse un evento il film Disney
proiettato nei cinema italiani a Natale e Pasqua. Un posto speciale è riservato
ai doppiatori dell’ultimo blockbuster Disney, Frozen, il regno di ghiaccio, Enrico Brignano (voce del pupazzo
Olaf) e la dolcissima Serena Autieri
(voce della Regina Elsa) che funge da narratrice di alcune parti del
commento che appaiono magicamente sullo
schermo, scritte alla maniera dei libri miniati che tante volte abbiamo visto
aprire all’inizio di Biancaneve o Cenerentola. Molti dei “vip”
intervistati ricordano con affetto la lettura del mitico Topolino di Mondadori, e ci sono anche interviste d’annata ai
grandi Romano Scarpa e Giorgio Cavazzano. Personalmente però ritengo che il clou del film siano le due interviste
degli anni ’60 fatte a Walt in persona (una allo zoo di Torino nel 1961 da
Carlo Mazzarella, l’altra nei suoi studios e doppiata in italiano) e
l’affettuoso ricordo dei doppiaggi italiani realizzati da Roberto de Leonardis
per le produzioni disneyane: intervistato da Spagnoli, il figlio di Roberto,
Roy, ci racconta di come Romeo, il gatto degli Aristogatti, fosse stato trasformato dal padre dall’irlandese che
era in originale a romano nella nostra versione (indimenticabile la voce di
Renzo Montagnani), contribuendo non poco alla popolarità nostrana della
pellicola. L’opera di Spagnoli diventa anche, in questo modo, un affettuoso
omaggio a due delle più importanti figure italiane a cui è stato attribuito il
prestigioso premio Disney Legend ,
che la Disney Company assegna, di anno in anno a coloro che hanno dato lustro
nel corso degli anni alla società. Oltre al de Leonardis, l’altra Disney Legend che viene indirettamente alla ribalta è
Arnoldo Mondadori, l’editore che forse
più di tutti ha reso le pubblicazioni
Disney dei veri pezzi da biblioteca,
tanto che molti libri disneyani originali editi dalla sua casa sono stati
tradotti dall’italiano in inglese, francese e spagnolo (si pensi soltanto alla
famosa Enciclopedia Disney e al Manuale delle Giovani Marmotte) Un
contributo fondamentale alla produzione del documentario è stato dato poi da Vincenzo Mollica che non
solo funge da narratore (presentandosi nei panni del suo famoso alter ego
disneyano Vincenzo Paperica, disegnato da Cavazzano) ma è presente nel filmato
nella celebre intervista che Federico Fellini gli concesse in occasione dei 50
anni di Biancaneve e i sette nani.
Il
nostro grande regista si divertì a ricordare quali aspetti del lungometraggio
lo avessero colpito di più e di come, invitato a Disneyland da Walt in
occasione della consegna dell’Oscar per La
Strada, Disney stesso lo accogliesse all’ingresso del parco dirigendo allegramente
la banda della Main Street che suonava il tema di Gelsomina dal film. Ciliegina sulla torta dell’intervista alcune
sequenze di Biancaneve , visibili per
la prima volta su grande schermo in alta definizione. Walt Disney e l’Italia –una storia d’amore
è uno spettacolo imperdibile ed
affascinante, degno “prologo” alla presentazione italiana del film Saving Mr. Banks, che sarà nelle nostre
sale dal 20 febbraio prossimo, film che è tutto un omaggio al Disney essere
umano e ci racconterà l’avvincente
“scontro-incontro” tra Walt Disney e Pamela Travers, l’ autrice di Mary Poppins , assolutamente riluttante
a vedere i suoi libri trasformati in uno spettacolo hollywoodiano. Tom Hanks ed
Emma Thompson, una volta di più, hanno saputo superare se stessi. La
ricostruzione d’epoca degli Studi Disney e della stessa Disneyland è precisa ed
accurata. Ancora più stupefacente è la caratterizzazione vocale di Hanks, che è
riuscito a riprodurre ottimamente la parlata di Walt. Questo si perde un po’
nel pur ottimo doppiaggio italiano, affidato a Maura Vespini, in cui Hanks è
doppiato da uno dei suoi soliti alter ego italiani, Angelo Maggi. Molto meglio
sarebbe stato affidare la voce a Michele Kalamera che, da diversi anni è la
voce di Disney nel doppiaggio dei filmati d’epoca e negli speciali televisivi.
Molto brava anche Emanuela Rossi, come voce di Emma Thompson. Lorena Brancucci,
impegnata al solito nella versione italiana delle parti cantate, ha cercato,
per quanto possibile, di mantenere, nelle scene in cui i fratelli Sherman si
esibiscono al piano nelle varie canzoni di Mary
Poppins, i testi della stupenda versione italiana originale, che furono
composti da Roberto de Leonardis in coppia con l’umorista Antonio Amurri. In conclusione ci aspetta una fantastica
doppietta targata Disney, tutta da godere. E, almeno per stavolta, i fracassoni
supereroi Marvel e le fin troppo elogiate meraviglie della Pixar rimarranno in
sala d’attesa. Stavolta parla Walt.
Nunziante Valoroso
Nessun commento:
Posta un commento