se come me aspettate le recensioni del nostro Horror Geek in maniera spasmodica eccovela servita subito dopo il saltino...
DON JON 2013 “NIENTE è COME IL PORNO, NEMMENO UNA FICA VERA …”
Prima opera da regista di “Robin “ de “il Ritorno del Cavaliere Oscuro” ovvero Joseph Gordon-Levitt . Joseph inizia la sua carriera nel 1988, da allora telefilm (Una Famiglia del terzo tipo), horror (Halloween : h20), Sci-Fi (Looper), blockbusters (Batman di Nolan) e film indipendenti (Mysterious skin) e persino cantante…appena visto nello speciale della CBS dei Muppets con Lady Gaga per il Thanksgiving, e gareggiare con la voce di Gaga non è facile. Ora anche regista.
Jon Martello, il protagonista del film, è un ragazzo del New Jersey devoto alla sua famiglia, al suo fisico, alla sua Chiesa ai suoi amici…e ai film Porno. Dipendenza che non si affievolisce neanche con la super topona Scarlet “Barbara” Johansson, nuova conoscenza che per un pò stravolge l’esistenza del protagonista.
Tra personaggi al limite del clichè e una nuova “amica”, la brava Julianne Moore, il nostro ficomane Jon attraverserà a modo suo una Rehab per uscire dalla dipendenza dei film a luci rosse e trovare (forse) alla fine il “perdersi” totale da lui sempre ambito.
Sia chiaro, non è il mio tipo di film. Portarmi al cinema a vederlo è stato difficile … c’era puzza di commedia d’amore…e io sono allergico. Ma già dall’inizio il ragazzo dimostra di essere nel “Movie business” da tempo. Buona la colonna sonora, buono il messaggio, anche se inizialmente Levitt gioca a fare il regista di film indipendenti poi comunque ci si accorge che è solo una questione di budget.
Il film è un documentario sugli eterosessuali medi moderni, anzi è un viaggio a ETEROSESSWORLD. Casa da soli, autonomia casalinga più delle ragazze, incapacità di continuare una relazione dopo il primo orgasmo, muscoli, amici, club, bere, ancora orgasmi ma con ragazze diverse … ragazza nuova …”quella giusta?”…si…anzi no… e di nuovo club, muscoli, no lavoro, istruzione zero, ancora muscoli e Fica tanta tanta Fica talmente tanta da cancellare tutti i neuroni…e non solo quelli dei maschi, perchè anche le donne del film, o almeno quelle della prima parte del film di neuroni non ne hanno proprio.
La Johansson in special modo rappresenta quella che noi comunemente chiamiamo “psicopatica con la fica di legno”, insomma una bella, tanto bella ma completamente pazza. Brava lei che dai suoi 15 cm di tacchi si muove tra un misto di Byonce e Jessica Rabbit, che smanacca e agita le mani come una forsennata nera del bronx, che mastica la gomma come un super troione ma che poi invece è ferma a due falsi ideali bigotti visti al cinema in qualche commedia di cui lei è pazza (divertenti Anne Hathaway e Channing Tatum qui interpreti del fake movie al cinema). Entrambi personaggi fermi ad una realtà FINTA, incapaci di relazionarsi con figure vere, umane. Forse una critica ai “giovani” di oggi, solo internet e zero valori, o forse solo un percorso per uscire a crescere e a vivere veramente la bellezza della vita REALE.
Se non fosse il terrore di vedere un estratto di vita moderna potremmo pensare di assistere a un mondo parallelo, un qualcosa tra i personaggi estremi del cinema di Almodovar e qualche fiaba del Dr. Seuss. Una nota va fatta sulla famiglia di Jon, dove il padre si veste come il figlio e la madre vive in un mondo tutto suo, bella la sorella silenziosa e “assente” Brie Larson (Scott Pilgrim). Sorella che solo alla fine rivela la sua saggezza, ritratto divertente e ahimè reale di Bimbaminkia attaccata al telefonino 24 ore su 24.
Angosciantemente reale è il tunnel in cui il personaggio vive. Un tunnel ripetitivo che qui il regista rappresenta molto bene, mostrando la routine spasmodica di Jon, routine che viene interrotta solo quando nel film fa capolino il personaggio interpretato da Julian Moore, donna “vissuta”, che ha amato e che ha un background familiare tragico alle spalle, praticamente colei che ha il neurone e che “raddirizzerà” o meglio “valorizzerà” la vita del nostro … riconducendolo sulla giusta via.
Film carino, non perfetto, a tratti noiosetto ma divertente in altri, multi sfaccettato dalle mille interpretazioni. E soprattutto dai mille significati. Bello il “saggio” su il leccare una Fica (pardon)…quasi angosciante direi. E su come le donne a detta del protagoniste non amino fare sesso, per lo meno non come una porno star.
Non so se qualcuno di voi si potrà mai rivedere nei personaggi del film, ne conosco qualcuno, ma non ne faccio parte… oh forse…scusate devo andare a cancellare i porno dalla mia cronologia…
Francesco Falciani
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