



da ScreenBlog : IL TRONO DI SPADE, riassunto delle prime 4 puntate: Il primo episodio,
L’inverno sta arrivando, dispone le carte sul tavolo tra le tre casate coinvolte nella lotta per il trono di spade: i
Lannister, imparentati con re
Robert per via della moglie
Cersei, gli
Stark, capeggiati da
Eddard appena nominato primo cavaliere, cognato del re, e i
Targaryen – che il re odia visto che il patriarca ha ucciso la moglie, sorella di
Eddard – che vogliono riconquistare il trono attraverso l’esercito dei
Dothraki di
Kal Drogo, a cui
Viserys dà la sorella
Daenerys per moglie. Il secondo episodio,
La strada del re, invece comincia col piccolo
Bran Stark in fin di vita dopo che è stato scagliato giù dalla torre da
Jaime Lannister, sorpreso mentre faceva sesso con la sorella gemella, e moglie di re
Robert. Questo fattaccio mette in tensione le due famiglie, che arrivano a un drammatico confronto quando i figli litigano. Sullo sfondo strani episodi: il ritorno di una stirpe di “morti viventi” , gli
Estranei, che si credevano estinti, l’arrivo di un piccolo branco di metalupi dal sud. Scritti da
Benioff e
Weiss e diretti da
Timothy Van Patten, i primi due episodi sfruttano a pieno il “metodo
HBO“: inizio piano, presentazione dei molti personaggi, intreccio che si svela poco a poco senza mai distrarre però lo spettatore. Un metodo spesso imitato, raramente eguagliato. Un metodo che serve agli autori per dare profondità, spessore, respiro a storie e personaggi e a smarcarsi dagli schemi della tv per guardare alla grande narrativa, al cinema: e
Il trono di spade diventa così un “
Soprano nella Terra di mezzo” (come presentò lo show la produzione al network), un saggio sul potere e sulla politica più che sulla guerra, sulla natura molteplice dell’essere umano in cui la presenza del magico o del meraviglioso è relegata, per ora, ai margini. Quella che conta sono gli intrighi di corte, l’uso di sesso e violenza, da sempre marchio di fabbrica delle produzione
HBO, e che qui evitano le polemiche di rito grazie al modo sapiente di utilizzarle: basti pensare alle due scene memorabili in cui
Daenerys apprende da un’ancella il segreto per soddisfare il violento Kal senza soffrire (“Fuori è lui il re, ma dentro questa tenda appartiene a te”) e così poter fare il gioco della sua casata. O anche la sequenza in cui
Arya e
Joffrey si picchiano per una stupidaggine e la seguente punizione del re, che aizzato dalla regina obbliga
Eddard a uccidere uno dei suoi metalupi: sequenza che conferma allo spettatore, ma anche agli
Stark, la pasta di cui sono fatti i viscidi
Lannister, con cui si dovrebbero imparentare tramite
Sansa e
Joffrey. E proprio i metalupi chiudono l’episodio: quando
Lady viene giustiziata,
Bran si sveglia, di soprassalto. E’ forse un lupo mannaro o qualcosa di simile? In
Lord Snow,
Lady Stark si allontana da Grande Inverno per indagare sull’assassinio di
Arryn, sperando che nessuno la riconosca, mentre il marito
Eddard s’insedia come primo cavaliere. Nel frattempo,
Snow, il figlio bastardo di
Eddard si fa notare come valoroso combattente. Ne
Il giuramento, sta per giungere il momento in cui le reclute vengano assegnate alla barriera come
Guardiani della notte, ma l’arrivo di una recluta imbranata rischia di rovinare i rapporti all’interno delle guardie; e mentre gli
Stark cercano di capire chi abbia ucciso
Arryn e perché, i fratelli
Targaryen discutono per il potere da conquistare grazie ai
Dothraki, del cui signore
Drogo,
Daenerys è incinta. Scritti dai creatori
Benioff e Weiss con
Bryan Cogman e diretti da
Brian Kirk, gli episodi dopo la sfavillante presentazione proseguono con più cautela ma non meno cura nella descrizione dei personaggi e dei fattori in campo nel gioco dei troni, presentando personaggi all’apparenza minori ma soprattutto lavorando con l’atmosfera. Gli episodi si reggono soprattutto su una doppia investigazione, una principale e una secondaria: la più importante vede ovviamente
Eddard e Catelyn cercare di scoprire la verità sulla morte di
Lord Arryn, per svelare una volta per tutte la corruzione dei
Lannister e la connivenza di
Re Robert. La daga che uccise il predecessore di
Eddard appartiene al fido consigliere
Lord Baelish che però l’ha persa al gioco contro
Tyrion, ma senza prove non è facile incolparlo. Appare quindi come un gesto disperato quello di
Catelyn, scoperta dal “folletto” in una taverna, che per evitare ritorsioni dai
Lannister chiama a raccolta gli amici di famiglia e lo fa arrestare per cospirazione: disperato perché non sa che il fratello della regina ha da poco fatto visita al figlio
Bran, sveglio ma paralizzato alle gambe, regalandogli un’attrezzatura per “riparare” al danno, e molto avventato perché
Ned ha scoperto un importante segreto, ossia che attraverso ricerche genealogiche
Lord Arryn ha scoperto che il figlio del fabbro è in realtà il bastardo di
Baratheon. L’indagine minore è quella sul tentato omicidio del piccolo
Stark, che però ancora non ricorda nulla per poter accusare
Cersei e il gemello Jaime ma ha strane visioni in cui insegue un corvo col terzo occhio. Lateralmente alle questioni
Stark/Lannister, c’è il crescente dissidio tra
Daenerys e il fratello
Viserys, un po’ geloso dello status di signora protetta e riverita della nuova
Khaleesi (signora dei
Dothraki) e un po’ impaziente di muovere guerra a Grande Inverno per riconquistare il Trono di spade: ma come può pensare di riuscire nel suo intento se la sorella e il suo re, ormai felice e “innamorato”, sembrano rivolgerglisi contro?
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