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Uscito in sala giovedì scorso - distribuito da KochMedia, ecco la recensione del nostro geek francesco di 'Dark Skies - Oscure Presenze'. Il film distribuito negli Usa lo scorso febbraio ha incassato $17.4 milioni distribuito da Weinstein/Dimension.
Uscito in sala giovedì scorso - distribuito da KochMedia, ecco la recensione del nostro geek francesco di 'Dark Skies - Oscure Presenze'. Il film distribuito negli Usa lo scorso febbraio ha incassato $17.4 milioni distribuito da Weinstein/Dimension.
DARK SKIES / OSCURE PRESENZE
Ennesimo film low budget su persecuzioni e rapimenti alieni. Questa volta è la famiglia Barret a subirne le conseguenze. Tutto inizia in un terrificante “qualunque” bel giorno americano , dove un padre senza lavoro (vero attuale tema horror), Josh Hamilton (american horror : Coven), e una madre interpretata da Keri Russell iniziano a notare cose strane che accadono durante la notte, da figure geometriche riflesse sul soffitto della cucina a frigoriferi saccheggiati fino alle stranezze dei figli, per l’esattezza del più piccoletto che rivela che “l’omino dei sogni” è il vero responsabile dei “guai” familiari.
Da qui la prima fase di scetticismo...fino all’affrontare la cosa cercando l’esperto più vicino nel settore, per l’esattezza il pluri-già-rapito Edwin Pollard (J.K. Simmons ex cattivo della serie OZ e interprete di un milioni di altre pellicole quali Spider-man e Juno), che li rassicura in uno dei modi meno “positivi” del mondo. Per arrivare ad un finale lungo e più che telefonato …
Il film in se non è male, niente di nuovo. Se vi è piaciuto “Bagliori nel Buio” o “Il Quarto tipo”, allora questo farà al caso vostro. Se non altro la regia e l’uso della musica crea la suspance adatta a mantenere i nervi tesi, e non nego che ci sono 2 o 3, al massimo, creepy moments che fanno rizzare i peli sulle chiappe a chi ne ha. La recitazione è ok…e la trama bè…niente di nuovo. Ed è qui che forse il film non convince.
Certo non è colpa sua, questo genere di film non offrono molto. Le tematiche “aliene” sui rapimenti sono state troppe volte vagliate, e hanno delle regole che sono “troppo” legate a quelli che sono i racconti , più o meno veritieri (sta a voi) su i “ritornati”. “Bagliori nel buio” trattava una storia “vera”…da li migliaia di racconti prima o dopo hanno più o meno la solita trama. Quindi anche il solo tentare qualcosa di nuovo potrebbe portare a trasformare il film in qualcosa che potrebbe diventare comico. Già alcune scene di questo “dark Skies” strappano più di una risata in sala, e non è affatto un buon segno. Anche la raffigurazione dei “grigi” (così sono chiamati gli alieni di quella forma) è la più classica di tutte. Forse era meglio far vedere i rettiliani (nominati nel film dall’espertone Pollard, esseri più simili a rettili) ma occhio… perchè di rettili alieni ne esiste solo un tipo quelli della serie CULT “V”…il geek in me avrebbe urlato in sala al PLAGIO al ricordo che fu di Diana Ingoiatrice di ratti …ma ok non è successo quindi calma…Il sottoscritto ha passato una buona oretta e mezzo … certo che sapevo già quello che mi si prospettava, un pò perché il film è uscito in italia CON 8 MESI DI RITARDO (un parto quasi) quindi me lo ero già procurato in inglese...in più il tema del film e la qualità di esso erano già chiare nel buon trailer e sapevo che non mi sarei trovato di fronte ad un “Prometheus” ma solo ad un film senza infamie e senza lodi. Chi è andato convinto del contrario è un Co@#@#azzo... Perché rapimenti alieni + famiglia americana + “dai produttori di altri film” non promette mai troppo.
E con questa premessa …lascio a voi la scelta
Francesco Falciani
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