venerdì 19 ottobre 2012

IO E TE di Bernardo Bertolucci al cinema dal 25 Ottobre, per il regista la sfida di riportare in sala il pubblico e le barriere architettoniche di Roma

Io E Te di Bernardo Bertolucci dal 25 Ottobre nei cinema d'Italia distribuisce Medusa in 300 copie, ecco la trama:
Lorenzo è un ragazzo di quattordici anni introverso e solitario che dopo aver detto alla madre di voler partire per la settimana bianca insieme ad alcuni suoi compagni di classe, si chiude in cantina con una scorta di cibo e libri. Sarà Olivia, la sorellastra, a trovarlo e ad aiutarlo ad affrontare il mondo.


fonte CINECITTA' NEWS:
Con un taglio di un minuto e 25'' che rende il film "più veloce" arriva finalmente nelle sale dal 25 ottobre in 300 copie Io e te, che Bernardo Bertolucci aveva portato a Cannes fuori concorso. Serpeggia qualche timore perché il pubblico sta disertando il cinema italiano in questa ripresa di stagione, nonostante i buoni titoli arrivati dalla Mostra di Venezia. "Non penso mai al pubblico quando faccio un film, è la mia arma segreta. Ma spero che, tra me e la Medusa, si riesca a invertire la tendenza negativa di queste settimane. Nel manifesto di Io e te Jacopo Olmo Antinori ha l'occhio da vampiro, spero che gli spettatori lo notino". E sul futuro: "Ho sempre amato i luoghi chiusi, vediamo se riesco ad allargare gli orizzonti"
Bernardo Bertolucci è accolto da un lungo e affettuoso applauso quando entra alla conferenza stampa diIo e te, il suo film in uscita il 25 ottobre con Medusa, dopo l'anteprima al Festival di Cannes, fuori concorso. E' 'a bordo' della sua sedia elettrica, come la chiama affettuosamente anche nel backstage di Monica Stambrini intitolato proprio così, La sedia elettrica. Ma quel mezzo che l'ha riportato alla vita e all'aria aperta dopo anni di isolamento, è intrappolato "in una città proibita, dove noi disabili non siamo certo imperatori".

L'altro giorno il regista ha denunciato l'impossibilità di arrivare alla Sala Rossa del Campidoglio per un matrimonio a causa delle barriere architettoniche. "Il sindaco Alemanno è stato patetico, mi ha risposto su youtube e ha detto che non voleva deturpare la facciata cinquecentesca dell'edificio con una rampa. Ma la sua è totale malafede. Al British Museum c'è una fantastica rampa che ti porta all'ingresso. È umiliante e crea una grande rabbia essere sollevato da qualcuno, quando ci si potrebbe muovere in autonomia. Non mi piace lamentarmi, ma lo faccio perché so che la mia voce verrà ascoltata e parlo anche a nome di altri nelle mie condizioni o degli anziani che faticano a camminare. E' stata Fiamma Satta (giornalista e conduttrice radiofonica in condizioni di disabilità, ndr) a farmi capire che è mio diritto-dovere battermi e continuerò a farlo".

Anche il suo amato quartiere, Trastevere, dove ha girato quasi tutto il film a pochi passi da casa nello studio dell'artista Chia, è un "percorso di guerra. Io sono un privilegiato perché ho sempre qualcuno che mi aiuta e mi spinge, ma quelli che da soli devono avviarsi per Via della Scala non ci riescono".

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