venerdì 7 novembre 2014

#INTERSTELLAR la recensione di Benful.

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#INTERSTELLAR la recensione di Benful.
Questo film é un trip visivo, un viaggio... 
Un viaggio accompagnato da una musica magistrale (#HansZimmer ha fatto un lavoro incredibile) che scandisce ogni momento (esclusi alcuni silenzi, nello spazio siderale che ci danno un maggior senso di impotenza) del film. 
La sopravvivenza dell'uomo, il tempo, lo spazio...l'universo é fatto uomo. 
Certo che Nolan (i Nolan) ti coinvolgono senza mai annoiarti coadiuvati da un cast perfetto, una pellicola che non eccede mai nell'uso della #cgi (o almeno sono così bravi da non farcelo credere).
Il film é immenso pur non privo di difetti, scrupoloso nel raccontarci nei dettagli (veri, presunti non li sapremo mai) delle leggi della fisica e le teorie che portano i nostri protagonisti al viaggio interstellare per salvare un Mondo, un Pianeta...il nostro, malato...
Un viaggio dicevamo, nello spazio e nel tempo...un tempo che inizia da un passato inedito - non ci é dato sapere se siamo nel presente, nel futuro o più probabilmente nel passato - l'ambientazione terrestre fa molto più anni settanta che odierni.
Anche visivamente il film é un mix, parte con elementi simili a #IncontriRavvicinati di Spielberg (la sabbia, la scoperta della base nascosta del Norad, e le autorità della Nasa sospettosi di Cooper (McCounaghey) e figlia...e prosegue, soprattutto il viaggio spaziale, nel manierismo e nei tempi di kubrickiana (#2001odisseanellospazio) memoria.
Il #tempo é l'elemento preponderante nei film di #Nolan e lo é ancora di più in questa pellicola, un #blockbuster di fantascienza tecnicamente perfetto che stupisce anche nel già visto (difficile portare nuovi elementi, ma lo fa ad esempio con gli straordinari robot) che ci fa capire quanto l'uomo - oltre al desiderio di sopravvivenza - desideri fortemente essere circondato (e amato) dai propri simili, la famiglia davanti a tutto.

Bennati Fulvio.



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