sabato 19 ottobre 2013

GIOVANI RIBELLI / KILL YOUR DARLINGS la Recensione di Benful

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Presentato alle Giornate degli Autori Venice Days durante la 70° Mostra del cinema di Venezia è da giovedì 17 Ottobre nei nostri cinema - distribuito da Notorius Pictures - 'Giovani Ribelli - Kill Your Darlings' con Daniel Radcliffe, Michael C.Hall e Dane DeHaan diretto da John Krokidas, definito da molti il nuovo 'Attimo Fuggente' scopriamo attraverso la nostra recensione perché non è il "nuovo film" dei poeti estinti...
Giovani Ribelli / Kill Your Darlings
La vera storia mai raccontata di quattro giovani studenti della Columbia University che ispirati dall'esempio di Walt Whitman e della "setta dei poeti estinti" sfidarono le rigide regole della più potente Università Americana, finendo per diventare a loro volta ispirazione per le generazioni successive. Definito il nuovo "Attimo Fuggente", con GIOVANI RIBELLI - KILL YOUR DARLINGS, Daniel Radcliffe vi farà tornare la voglia di "salire in piedi su un banco di scuola".
Questa in sintesi la sinossi del film 'Giovani Ribelli' che ci presenta però in realtà solo uno spaccato della pellicola, il primo tempo, che si avvicina a - ma non è una sorta di nuovo - 'Attimo Fuggente, il film diretto (opera prima) da John Krokidas (sceneggiatore tra gli altri di 'American Beauty' e 'Chicago') ci immerge nella puritana Columbia University del 1944 facendoci conoscere Ginsberg. Kerouac. Burroughs. oggi tre icone della letteratura e della poesia ma allora solo matricole (Allen Ginsberg su tutti) che ancora - tra l'altro - non avevano buttato giù una riga dei loro lavori che li resero celebri, assistiamo alle loro insicurezze, alla ricerca della loro "visione" forse in maniera non del tutto lucida, ci sono battute da annotare, la sfida al sistema insito nei giovani (da qui forse il brutto titolo italiano 'Giovani Ribelli') e nella loro immaturità che li spinge a scontrarsi contro gli adulti.


Il film è incentrato principalmente su Ginsberg (un occhialuto Daniel Radcliffe) che affascinato dal giovane Lucien (oggetto del desiderio di Kerouac e Burroughs e "amante" di David Kammerer) si lascia trasportare in questo vortice di emozioni, scoprendo anche un lato fino ad allora tenuto nascosto della sua sessualità. Da questo momento (secondo tempo) il film prende una piega diversa, Allen, scoperta la sua omosessualità, e dell'attrazione nei confronti del bel Lucien, scatena in David la consapevolezza di poter perdere il suo amato, è evidente quanto il personaggio di Lucien (straordinariamente interpretato da Dane De Haan, tanto è affascinante tanto è odioso) senta il bisogno di confrontarsi con persone del suo stesso livello intellettuale (e di età), David minacciato inizierà a fare pressione scatenando la spirale che porterà al suo brutale omicidio.

Non male il montaggio alternato che mostra il primo amplesso omosessuale di Allen e la discesa omicida di Lucien su David e il suo "delitto d'onore"...che si fa perdonare di alcuni momenti meno riusciti, quali su tutti, la vicenda della madre di Allen e la fidanzata di Kerouac, che nulla aggiungono allo svolgimento naturale della pellicola se non quello di rallentarne il ritmo, sono invece le vicende del rapporto in erba tra Ginsberg e Carr e la gelosia che ispira a David Kammerer, che danno alla storia una marcia in più. Peccato quindi non aver puntato di più il riflettore sulla storia dei tre e sul processo che porterà - grazie alla difesa come "delitto d'onore" - alla non colpevolezza di Lucien che sosteneva di essere etero e non omosessuale come David (siamo in una New York anni '40 che già si diceva progressista...invece si parla d'invertiti...), peccato anche in virtù di avere nel cast performance di ottimo livello, Daniel Radcliffe si è calato perfettamente nel timido e insicuro Allen, Dane è un carismatico Lucien e Michael C.Hall (Dexter) in un ruolo a lui congeniale quello di un personaggio alienato. In conclusione un opera riuscita a metà ma che lascia intravedere in Krokidas (qui alla sua opera prima) un nuovo regista da tenere d'occhio in futuro.
Fulvio Bennati
 


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