giovedì 22 novembre 2012

E LA CHIAMANO ESTATE da oggi il film scandalo del Festival di Roma è nei cinema italiani col VM14 anni

Fresco vincitore di ben due premi al Festival di Roma - miglior regia a Paolo Franchi (Nessuna Qualità agli Eroi) e miglior interpretazione femminile a Isabella Ferrari -, esce oggi nelle sale E la chiamano estate, distribuito da Officine Ubu, uno degli otto film proposti in questo weekend.
Il FILM scandalo esce VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI in 40 copie, prodotto da Nicoletta Mantovani e accompagnato da polemiche per i premi vinti e per il procedimento che sarebbe stato chiesto dalla vedova di Bruno Martino per l'utilizzo del titolo e delle canzoni nel film. «La vedova Martino è male informata - aggiunge la produttrice Mantovani -: abbiamo da tempo pagato i diritti di sfruttamento. Che poi definisca "E la chiamano estate" un film pornografico, basandosi sugli articoli denigratori che sono usciti durante il festival di Roma, senza averlo visto, è diffamatorio».
Il film racconta la storia di Dino e Anna, una coppia di quarantenni che si ama intensamente ma la cui relazione è incompleta a causa dell'uomo, vittima di un passato traumatico, che si sottrae a vivere fisicamente il rapporto e preferisce invece consumare rapporti sessuali occasionali.


Dino (Jean-Marc Barr) e Anna (Isabella Ferrari) sono una coppia di quarantenni. Si amano intensamente ma la loro non è una relazione convenzionale: tra loro non c’è mai stato un rapporto fisico. Dino si è sottratto a questo, come se dentro di lui ci fosse una scissione netta e dolorosa tra eros e amore.
Dino ha una personalità introversa e complessa. La morte suicida dell’unico fratello, Gianni, cui lui era molto legato e il successivo abbandono da parte della madre lo hanno profondamente segnato, lasciandogli nel cuore una ferita aperta e indelebile.
Tormentato per non riuscire a vivere con Anna tutte le esperienze di un rapporto d’amore, Dino non è in grado di accettare l’aiuto di nessuno, nemmeno del suo psicologo, e il suo malessere si esplicita in un comportamento estremo che lo porta ad avere compulsivi rapporti sessuali con prostitute. La sua deriva lo conduce ad andare in cerca degli ex fidanzati di Anna per sapere come fosse stato il loro rapporto, fino a chiedere a loro di tornare con lei. Una sorta di autopunitivo delirio di volere allontanare da sé l’unico bene prezioso che ha: Anna…
Dal canto suo, Anna non è in grado di trovare una soluzione, non sa e non vuole mettere fine a questo tormentato, irrinunciabile rapporto d’amore. La sofferenza di Dino la fa sentire profondamente amata, unica. Tutto sembra rimanere senza soluzione…

Nessun commento:

Posta un commento